… il quale suggerisce come, senza altre specificazioni, il termine autismo significhi difficoltà di comunicare, di capire il quando e il perché delle cose.
La struttura organizzativa del tempo e dello spazio di scuola devono andare verso l’alunno…Come?
I dubbi dell’insegnante
Deve restare sempre in classe? E’ meglio che vada nella stanza di sostegno?
Sono un insegnante, non uno psicologo: come posso valutare allievi così strani?
A scuola devo proporre le stesse cose che svolge nel servizio riabilitativo?
A quale programma/metodo devo fare riferimento?
Quando manifesta comportamenti problematici, cosa devo fare? Chi mi aiuta?
Perché quello che ha funzionato con … non ha lo stesso effetto con … e …?
Le domande dell’allievo
Perché nessuno capisce che questo ambiente mi infastidisce?
Perché i miei messaggi non vengono compresi?
Cosa facciamo questa mattina? Dove lo facciamo?
Quando finisce questo compito?
Mi piacerebbe molto imparare, ma non so farlo come i miei compagni: perché non mi aiuti?